mercoledì, dicembre 16, 2009

Giù il Cappello


Io non so se il Piccolo negozio di cappelli della signora Liliana in Via Curtatone Montanara a Pistoia sia veramente l'ultimo che conteneva una Modista con la M maiuscola, ma di sicuro era quello che io preferivo, uno dei negozi storici del centro, per me non ce n'erano altri; mio padre comprava i suoi Borsalino li, quelli che io già in adolescenza gli rubavo, e appena arrivarono i primi soldi e se ne andavano i primi capelli, fu li che la mia passione per il copricapo trovava la sua esaltazione più grande, in quel piccolo ambiente pieno di vecchi e nuovi cappelli, da uomo e da donna, in feltro, in paglia, con tesa alla Al Capone o con piume alla Regina Madre, da nonno o da giovane alternativo com'ero io 20 anni fa.
Quando una voce qualche giorno fa mi dissi "ma lo sai che la signora Liliana non sta bene... Chiude il negozio, svende tutto"
Non ci potevo credere, quante volte, io, Max, la Zuli, ci siamo detti quando lo vende lo ricompriamo noi, con dentro il cuore la speranza che non chiudesse mai, la solita cosa mi dicevo con mia moglie.
Mia moglie, che per il nostro matrimonio si fece fare dalla signora Liliana il cappello per il vestito da sposa, glielo fece tutto a mano rilevandolo da una fotografia.
Ieri ho preso il coraggio a quattro mani e sono andato, come faccio sempre nel periodo di natale per regalarmi un cappello, con l'unica differenza che questa sarebbe stasa la mia ultima volta lì, e mentre passavo sotto l'insegna Borsalino, vedo le due Vetrinette Vintage anni 60 completamente spogle, non più stipate di Panizza, Borsalino, Kangol come quanda andavo con mia madre a comprare il regalo al Babbo.
Insomma sono entrato mi sono provato tutto quello che era della mia misura e ne ho comprati quattro, tre per me e uno per il Babbo.
Il 2010 sarà proprio un altro anno, giù il cappello ad un pezzo di storia che se ne va.

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