giovedì, ottobre 27, 2011

Due cose perse....



Francamente non so perché alle quattro del mattino sono sveglio a scrivere sul blog, ma mi succede, forse non a caso in alcuni momenti della mia vita mi capita di dover comunicare e mettere in piazza un pezzo della mia anima anche se in codice meonico.

Sono andato a letto presto in albergo, mi sono addormentato davanti ad una TV che faceva blaterare stupidi politicanti indegni di essere quello che sono, mi sono svegliato verso le tre e mi sono subito messo a gironzolare sul WEB, ho letto molte cose scritte su Marco SuerSic ( porca troia se mi dispiace...) Simoncelli, ho visto i soliti blog che seguo da anni, ecc..
Il sonno comunque se n'è andato, quindi scrivo.

In questo periodo sento la mancanza di qualcosa che non ho più, due cose che non ho più, quelle cose a cui ti affezioni anche se le possiedi per poco tempo, le perdi, e te ne fai una ragione, ma come tutte le cose che non hai più, ogni tanto ne senti la mancanza, non importa se le hai possedute per un ora o dieci anni, sono le cose che non hai più! Le cose belle che possiedi nonostante siano più importanti, non danno questa strana e morbosa sensazione che ti provocano le cose perse, le cose che non puoi più toccare e sentire, le cose che avevi e qualcuno o qualcosa ti ha portato via.. Mannaggia!! Che ci volete fare siamo esseri umani e siamo fatti così, ognuno a suo modo e io a modo mio.
Sono un Meo qualunque che si sveglia alle quattro del mattino in una stanza d'albergo in Liguria e scrive di cose andate che non torneranno mai più, con gli occhi lucidi mentre fuori di qui a pochi chilometri da me, persone piangono persone care che non hanno più portate via dal fango, piangono case e cose che una pioggia incessante a cancellato.
Domani i famigliari di Marco Simoncelli, gli amici e i tifosi appassionati di moto ( come me) piangeranno un Campione italiano che se ne andato troppo presto.
Molti piangeranno persone o cose che questo mondo, spesso crudele ti porta via.
Io faccio due lacrime per due cose perse e poi cerco di dormire, domani mi sveglierò e come sempre da quasi quarant'anni riderò e gioirò di tutto il bello che la vita mi offre.

Meolandia è anche questo.

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