mercoledì, marzo 14, 2007

un logo nuovo per introdurre un discorso


questo è il logo che mi sono costruito per permettere a tutti i fruitori di meoladia-space di poter venire a curiosare sul più interessante, intellettuale, fucking old school, non che primo blog motizie da meolandia , nel quale scrivo la telecronaca delle mie idee.
premesso questo, affrotiamo l'argomento del giorno.

la strana condizione di uno nato negli anni 70, cresciuto negli anni 80, formato negli anni 90 e disoccupato negli nuovo millennio


continuo a fare in su e in giù la strada che mi porta alla sede universitaria senza più capire il motivo, visto che il fatto di non lavorare interferisce di più con il mio studio di quanto lo facesse la condizione di occupato, questa situazione è anche difficilmente sostenibile, visto che l'immagine che passa di me alla società è quella di un trentacinquenne che vuole giocare a fare il giovane, come se la colpa fosse solo mia, ma non ci vogliono flessibili? allora come possiamo esserlo se non ci formiamo per l'avvento di nuovi lavori?
come si può continuare a vedere politici di ogni razza e colore fare i loro balletti sul futuro della gente, di quella gente che come alieni sono incantati d'avanti ai televisori a vedere queste emerite teste di cazzo che si divertono a non compicciare nulla protetti dai loro privilegi e dai loro stipendi stellari "i parlamentari italiani sono i più pagati d'Europa" .
continuo a sentire i leder del centro sinistra sbandierare limiti temporali dei mandati e degli incarichi politici, quote rosa, quote verdi, mentre i politici locali del mio insignificante comune cambiano le poche leggi comunali che permettono questo.
chiaramente nessuno si stupisce, e perché dovrebbero, visto che la politica ad oggi si permette di fare tutto quello che i nostri increduli e rassegnati occhi sono costretti a vedere.
arrivato alla veneranda età di trentacinque anni con la sfortuna di cominciare a capire qualcosa, visto il continuo rifocillarsi della mia mente, sono costretto a dichiarare questo paese senza speranza, viste le stramaledette abitudini italiane.
come il calvario della meritocrazia, quasi mai applicata in questo paese e sempre più sostituito da favori, amicizie, bustarelle e tessere di partito?
eclatanti i casi dove persone con requisiti tecnici e studi appropriati per il loro lavoro, licenziati per lasciare il posto a figure indicate dai partiti con la tessera come unico requisito.
non credo che sia necessario elencare tutti i mali di questo paese, sarebbe una sofferenza inutile, ma la cosa che so e che difficilmente troverò risposta alle mie esigenze remunerative in questa esternazione blogghesca.
credo che mi convenga abbandonare il tutto e ricacciarmi nei meandri del collocamento on-line.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao meo...he si la vita e' dura e il blog non e' remunerativo pero' siamo in tanti come te, qualcosa cambiera' per forza. Coraggio! E poi il logo e' davvero notevole!

MEO ha detto...

grazie... fa sempre bene avere sostegno.... il link del tuo blog sarà automatico

salmoriglio ha detto...

Vedo che viviamo quasi nella stessa condizione... nato negli anni 70, cresciuto negli anni 80, illuso negli anni 90, incazzato nel 2000 e chissà poi...
credo che la colpa sia dei Barbapapà e della balena Giuseppina. Dovevano consentirci di guardare solo Goldrake e i Puffi.