Questo splendida metafora, o gioco di parole , mi è stata suggerita involontariamente da una bellissima signora della cultura avvolta in uno splendido cappotto rosso, portato con stile durante un pranzo occasionale. In seguito ho scoperto persona delle istituzioni... "allora non sono tutte così brutte e antiestetiche come spesso accade in questi ambienti.
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La Civvetta "la casa della cultura" una storia che conosco bene, visto che anni fa, me ne sono occupato un po' anche io (un meraviglioso fiasco) facendo tante riunioni con associazioni, compagnie teatrali, scuole di musica, ecc buttando giù anche degli arditi progetti, ai quali veniva dato sempre risposta negativa, a quei tempi ero un consigliere comunale illuso e bamboccione.Dare una piccola sintesi per i pochi interessanti a questo argomento circoscritto alla periferia pistoiese (Quarrata), mi sembra necessario: molti anni fa, l'amministrazione di questo paese conosciuto come la città del mobile , decise di costruire un edifici stravagante a forma di civetta per dare un po' di respiro alle anime in cerca di spazio, ma una volta realizzata la costruzione lo spaio che era già sufficientemente scarso e stato, nel tempo divorato da esigenze più o meno provvisorie delle amministrazioni che si sono susseguite, se ci mettiamo la gestione affidata a privati, che si occupavano solo del bar "IL BAR" l'apertura, la chiusura e la pulizia dei locali, e la scarsa capacità o volontà, di chi nel comune doveva occuparsi della gestione socio culturale, il risultato fallimentare di oggi era inevitabile.
non credo di essere stato chiaro, ma eventualmente potrò rifarmi con risposte ad eventuali domande.
comunque: oggi, questo posto è messo al bando, nel senso che l'amministrazione attuale, dopo che l'ultimo gestore privato a fatto FESTA per ignari motivi, ha deciso "con decenni di ritardo" di darlo in gestione ad una Associazione, o similare, per quattro anni rinnovabili GRATUITAMENTE con un bando pubblico che scadrà il 12/12/2007 alle ore 12.00.
chiaramente, questi soggetti a mio modesto parere, non potranno utilizzare quasi niente, per organizzare iniziative culturali, visto che nella sala più importante c'è un ufficio del comune, le altre sono riservate per centinaia di ore sempre dal comune, e il resto ha un indirizzo impostato ancora dal comune.
credo che se il bando lo vincerà una bella associazione culturale seria, potranno sbizzarrirsi a fare caffè e cappuccini, chiaramente in modo creativo e artistico, il resto sarà un'ardua sfida "auguri"
lascio questa questione con la speranza che la civetta non finisca nella gabbia degli amici degli amici, altrimenti è destinata ad una morte lenta e dolorosa.
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